Le sue origini sono secolari e pare risalgano all’antica Grecia, dove veniva bollito e usato come rimedio post serate alcoliche che, a quei tempi, tra feste in onore di Dionisio e naturale propensione al vino, di certo non mancavano. Anche i romani erano soliti cucinare kale, conosciuta con il nome di “brassica”; poi nel Medioevo la verdura si è diffusa in tutta Europa e in Asia. In Russia venne selezionata una varietà che resiste alla neve mentre in Italia si creò il cavolo nero di toscana, poco conosciuto in patria, molto celebre in America dove viene chiamato “dino” kale, per la sua forma che ricorda il colore e la consistenza della pelle rugosa di un dinosauro. In effetti, non è proprio bellissimo da vedersi ma di certo è molto gustoso ed è considerato uno tra gli ortaggi più nutrienti del mondo.
Essendo, inoltre, un alimento perfetto per le diete ipocalorica, il kale è diventato la nuova passione di molte star salutiste. Tra queste, l’attrice Gwyneth Paltrow, che non perde occasione per tessere le lodi del miracoloso alimento, la modella Heidi Klum e l’attrice Sarah Michelle Gellar oramai kale dipendenti, Jennifer Aniston che per interpretare una spogliarellista nel film Come ti spaccio la famiglia, si è data a una dieta a base di proteine e cavolo riccio, così come Anne Hathaway per entrare nella tutina di pelle di Catwoman per Il cavaliere oscuro.
L’ortaggio si è diffuso così rapidamente in America che anche Drew Ramsey, medico psichiatra, ha scritto insieme alla chef Jennifer Iserloh un libro dedicato all’arte di cucinare il cavolo riccio, dal titolo 50 shades of Kale, dove appunto vengono riportate tutte le proprietà e le ricette, ovviamente light, a base di Kale.
E allora, dal momento che noi l’abbiamo in casa, perché non approfittarne per gustare questo strepitoso ortaggio?
Nessun commento:
Posta un commento